Conclusione XXXII Giornata del malato

Preghiera per la XXXII Giornata Mondiale del Malato

Giornata Mondiale del Malato
11 Febbraio 2024

Trentadue anni fa, nel 1992 San Giovanni Paolo II, diede vita alla Giornata Mondiale del Malato per sensibilizzare il popolo di Dio e la società all’attenzione verso i malati, fragili, poveri.
Ancora oggi ci  aiuta e  ci sostiene il ricordo degli obiettivi della sua istituzione:

– aiutare chi è ammalato ad affrontare sul piano umano e spirituale  la sofferenza;
– interpellare la Chiesa e le sue istituzioni;
– favorire  il prezioso impegno e la formazione del volontariato nella pastorale della salute.
– curare la  crescita spirituale e morale di tutti gli operatori sanitari;
– cercare insieme, nell’ascolto reciproco della sofferenza, prospettive,  sguardi e segnali di Speranza.

L’attuale  situazione sanitaria ci fa sperimentare quotidiane solitudini, situazioni e contesti  di diseguaglianze e crescenti povertà sanitarie, sfiducia  nel SSN, non solo tra gli ammalati ma anche tra gli stessi operatori.

Tutti ci sentiamo bisognosi, di fronte alle vulnerabilità, di riscoprire e valorizzare:
– l’amore e l’attaccamento alla vita non solo del corpo e della mente ma dell’anima;
– la dignità di ogni persona e dei suoi bisogni e di garantire il diritto alla salute e alle cure ;
– cammini spirituali di Speranza, ricerca di un  Dio, che ricco di misericordia (Ef 2,4)  con la forza di un Padre e la tenerezza di una madre, ascolta paure e interrogativi esistenziali, trasforma vissuti di umana sofferenza in nuova vita nello Spirito;
– prossimità , che come di Papa Francesco nel suo Messaggio per l’odierna giornata, ci fanno sempre più umani attraverso relazioni di attenzione, vicinanza, compassione, tenerezza, capaci di curare l’uomo  ferito dal dolore.

La Giornata Mondiale del Malato, è inoltre sempre un importante momento  propizio per pregare e rendere grazie per:
– tutti  i curanti, definiti dalla Chiesa ”ministri della vita, custodi e servitori della vita umana” : medici, infermieri, operatori socio-sanitari;
– il servizio della Chiesa attraverso la  pastorale della salute, i responsabili e volontari delle tante Associazioni di ispirazione cristiana impegnate a diverso titolo nel variegato mondo della salute ,  i religiosi e le religiose, gli operatori e i volontari, i  ministri straordinari della comunione;
– i malati e i loro familiari, sempre presenti nel cuore della Chiesa.

A tutti, va rinnovata  gratitudine e riconoscenza e l’augurio formulato da Papa Francesco, di essere sempre artigiani di vicinanza e relazioni fraterne, sempre accompagnati dallo Spirito Santo.

Dr. Angelo Vecchio
Direttore Ufficio Diocesano per al pastorale della salute, Arcidiocesi di Palermo